Cos’è il pianeta isolato?
Gli aspetti che si formano tra i pianeti, quindi le relazioni che intercorrono tra le parti, sono la trama di una narrazione, le corde di uno strumento musicale che produrrà una sinfonia diversa per ogni persona. Due pianeti in aspetto tra loro, inoltre, si moduleranno e si confronteranno, specchiandosi, e dal compromesso che ne emergerà si creerà una frizione o una via preferenziale che emergerà come “coscienza parziale”.
I pianeti in aspetto tra loro sono l’impronta di una relazione che si tradurrà anche nella vita della persona proprio attraverso l’incontro con l’Altro.
Tutto, nella logica della pratica astrologica, lascia intendere che non sia possibile isolare alcun elemento del tema. Da un certo punto di vista, quindi, nessun pianeta è mai realmente isolato, dato che è quasi sempre possibile rintracciare qualche rapporto tra pianeti, fosse anche, ad esempio, una mutua ricezione che crea una connessione evidente anche in assenza di aspetti o un ampliamento delle orbite di tolleranza.
Ma stando alle definizioni comunemente accettate della letteratura astrologica, è “isolato” il pianeta che non forma alcun aspetto maggiore (congiunzione, sestile, quadratura, trigono, opposizione) con gli altri pianeti del tema di nascita. Questo significa che, chiaramente, il pianeta potrà formare altri aspetti (minori) che però daranno un’impronta differente al quadro. Il pianeta isolato si sottrarrà alla logica della relazione e non dovrà attuare alcuna modulazione: agirà in maniera pura e archetipica, in base alla posizione per segno e per casa, come un rumore di sottofondo che è difficile distinguere. Prendendo in prestito il termine coniato da Rudolf Otto, il pianeta che agisce in maniera pura sarà portavoce del “numinoso” e la sua caratteristica fondamentale sarà che il proprietario di questa particolarità astrologica non potrà vivere direttamente quanto convogliato dal pianeta isolato, ma avvertirà una sorta di eccitazione interiore, un richiamo attraverso il mondo dei sentimenti. Fungerà da continuo richiamo per una ricerca che potrà continuare per tutta la vita.
Un Vuoto prezioso
Venire al mondo con un pianeta isolato, specie se si tratta del Sole o della Luna o di un pianeta personale, significa sperimentare, in un certo senso, la condizione dell’essere orfani e carenti di qualche cosa di importante: Padre e Madre interiori ci sono, ma sono percepiti come lontani e forse alieni ed è proprio questa lontananza a rappresentare la vocazione, veicolata dalla nostalgia, per la ricerca di risposte. Come le favole ci insegnano, l’Eroe va incontro al proprio destino proprio perché avverte un Vuoto da colmare.
Scrive Elemire Zolla, ne “Le meraviglie della Natura” che:
“Siamo incerti, dispersi, ingannabili, ma dentro di noi scorre un rivo trasparente e sonoro, si alza la fiamma candida e mormorante, ci scruta un testimone dal lieve sussurro, impassibile: il nostro più alto fine è di raggiungere la sponda, il focolare, i piedi di colui che è per noi ciò che è l’oro per il piombo, il vetro per la sabbia. (…) Così, se proviamo nostalgia, amore per quelle acque chiare, per quel bianco fuoco, per il Testimone incorruttibile, è segno che siamo della stessa natura: che originiamo di lì e lì dobbiamo tornare. (…) Seme delle cose visibili è il loro archetipo invisibile.”
Quel Testimone incorruttibile sarà veicolato proprio dal pianeta isolato, esperienza unica nel suo genere del valore assoluto dell’archetipo planetario. Ed è proprio per questa assolutezza che la sfida lanciata a chi possiede un pianeta isolato nel tema di nascita è particolarmente intensa, iniziando nello smarrimento e nella confusione, ma avendo le caratteristiche per poter evolvere in qualcosa di unico ed irripetibile.
Per la descrizione del Sole isolato, vai qui
Per la descrizione della Luna isolata, vai qui
[…] dei casi più interessanti all’interno del vasto argomento dei pianeti isolati introdotto nel precedente articolo. Trattandosi di un tema ancora poco esplorato e poco conosciuto (probabilmente anche a causa […]
[…] gli studi della scrittrice Karen Hamaker-Zondag, già citata a proposito dei pianeti isolati ( https://www.astrologiaimmaginale.com/pianeta-isolato/) in un precedente articolo di Irene Zanier, nel suo testo “The Yod Book:Including a […]