Prima di addentrarci nel tema dei pianeti isolati, ovvero quei pianeti che, all’interno del tema natale, non formano alcun aspetto maggiore con gli altri pianeti, è necessario chiarire alcuni concetti ed aprire una parentesi sulla logica che ha guidato la mia ricerca. Gran parte del mio lavoro è stato ispirato dagli studi dell’astrologa Karen Hamaker-Zondag, che è stata la prima a trattare in maniera esaustiva l’argomento.
Il tema natale, con il suo intrecciarsi di rapporti astrologici tra pianeti e punti sensibili, è la mappa simbolica della posizione dei pianeti, ovvero di come appaiono ad un osservatore della Terra, nel preciso luogo e momento della nascita. Esso rappresenta, per l’astrologo, una narrazione possibile delle potenzialità insite nel tema in cui ogni elemento è in qualche modo collegato ad altri. Il collegamento più diretto è rappresentato dagli aspetti astrologici ovvero, come scrive anche Tracy Marks, dal flusso di energia che due pianeti si scambiano tra loro.
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Particolare del tema natale di Vincent Van Gogh

Il poeta inglese del XV secolo, John Donne, e in epoca più tarda Thomas Merton, erano convinti che nessun uomo potesse essere un’isola, ovvero che la relazione è una condizione necessaria per l’esistenza umana. Spostando la questione a livello psicologico, è ipotizzabile che qualcosa di simile avvenga anche a livello intra-psichico, essendo gli accadimenti tra esseri umani un riflesso di ciò che accade a livello interiore: nessuna componente della psiche quindi può essere isolata dalle altre. Magari questo collegamento non sarà facile da individuare, ma esso è sempre rintracciabile.
Questa è una premessa necessaria per sgomberare il campo, in ambito astrologico, da un possibile fraintendimento: parlando di “pianeta isolato” non è plausibile ritenere che ci si stia occupando di qualcosa che “non funziona” o che funzioni male. Sarà qualcosa di diverso, ma non sbagliato.

Cos’è il pianeta isolato?

Gli aspetti che si formano tra i pianeti, quindi le relazioni che intercorrono tra le parti, sono la trama di una narrazione, le corde di uno strumento musicale che produrrà una sinfonia diversa per ogni persona. Due pianeti in aspetto tra loro, inoltre, si moduleranno e si confronteranno, specchiandosi, e dal compromesso che ne emergerà si creerà una frizione o una via preferenziale che emergerà come “coscienza parziale”.

I pianeti in aspetto tra loro sono l’impronta di una relazione che si tradurrà anche nella vita della persona proprio attraverso l’incontro con l’Altro.

Tutto, nella logica della pratica astrologica, lascia intendere che non sia possibile isolare alcun elemento del tema. Da un certo punto di vista, quindi, nessun pianeta è mai realmente isolato, dato che è quasi sempre possibile rintracciare qualche rapporto tra pianeti, fosse anche, ad esempio, una mutua ricezione che crea una connessione evidente anche in assenza di aspetti o un ampliamento delle orbite di tolleranza.

Ma stando alle definizioni comunemente accettate della letteratura astrologica, è “isolato” il pianeta che non forma alcun aspetto maggiore (congiunzione, sestile, quadratura, trigono, opposizione) con gli altri pianeti del tema di nascita. Questo significa che, chiaramente, il pianeta potrà formare altri aspetti (minori) che però daranno un’impronta differente al quadro. Il pianeta isolato si sottrarrà alla logica della relazione e non dovrà attuare alcuna modulazione: agirà in maniera pura e archetipica, in base alla posizione per segno e per casa, come un rumore di sottofondo che è difficile distinguere. Prendendo in prestito il termine coniato da Rudolf Otto, il pianeta che agisce in maniera pura sarà portavoce del “numinoso” e la sua caratteristica fondamentale sarà che il proprietario di questa particolarità astrologica non potrà vivere direttamente quanto convogliato dal pianeta isolato, ma avvertirà una sorta di eccitazione interiore, un richiamo attraverso il mondo dei sentimenti. Fungerà da continuo richiamo per una ricerca che potrà continuare per tutta la vita.

Un Vuoto prezioso

Tutti noi, quando osserviamo il mondo, lo facciamo partendo da quello che il mondo ci comunica e, attraverso un continuo confronto tra il dentro e il fuori, ci formiamo un’idea basata su emozioni, su sentimenti e su aspettative. Quello che vive nella nostra interiorità trova un riflesso “fuori” e quello che incontriamo fuori concorre a creare il “dentro”, in un continuo rimando: che sia una conferma o una disconferma, quello che si crea è un legame stabile tra tra mondo interiore ed esteriore.

Venire al mondo con un pianeta isolato, specie se si tratta del Sole o della Luna o di un pianeta personale, significa sperimentare, in un certo senso, la condizione dell’essere orfani e carenti di qualche cosa di importante: Padre e Madre interiori ci sono, ma sono percepiti come lontani e forse alieni ed è proprio questa lontananza a rappresentare la vocazione, veicolata dalla nostalgia, per la ricerca di risposte. Come le favole ci insegnano, l’Eroe va incontro al proprio destino proprio perché avverte un Vuoto da colmare. 

Scrive Elemire Zolla, ne “Le meraviglie della Natura” che:

“Siamo incerti, dispersi, ingannabili, ma dentro di noi scorre un rivo trasparente e sonoro, si alza la fiamma candida e mormorante, ci scruta un testimone dal lieve sussurro, impassibile: il nostro più alto fine è di raggiungere la sponda, il focolare, i piedi di colui che è per noi ciò che è l’oro per il piombo, il vetro per la sabbia. (…) Così, se proviamo nostalgia, amore per quelle acque chiare, per quel bianco fuoco, per il Testimone incorruttibile, è segno che siamo della stessa natura: che originiamo di lì e lì dobbiamo tornare. (…) Seme delle cose visibili è il loro archetipo invisibile.”

Quel Testimone incorruttibile sarà veicolato proprio dal pianeta isolato, esperienza unica nel suo genere del valore assoluto dell’archetipo planetario. Ed è proprio per questa assolutezza che la sfida lanciata a chi possiede un pianeta isolato nel tema di nascita è particolarmente intensa, iniziando nello smarrimento e nella confusione, ma avendo le caratteristiche per poter evolvere in qualcosa di unico ed irripetibile.


Per la descrizione del Sole isolato, vai qui

Per la descrizione della Luna isolata, vai qui

 

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