C’E’ OROSCOPO E OROSCOPO
Istruzioni per l’uso
ovvero
“Per una lettura non superstiziosa dell’oroscopo”
Tutti gli astrologi sono concordi nell’affermare che gli oroscopi segno-solari, cioè quelli che si leggono sulle riviste e nel web, sono solo una semplificazione di una analisi oroscopica vera e propria. L’astrologia a larga diffusione, cioè quella commerciale, non ha lo scopo di prevedere nessun evento né tanto meno di rintracciare delle cause a monte. E non potrebbe essere diversamente, vista la sua genericità: prendendo come punto di riferimento solo la posizione del Sole al momento della nascita (cioè il “proprio” segno) e il movimento dei pianeti in transito in quel periodo, il lettore potrà rintracciare alcune similitudini tra il proprio vissuto e alcuni temi universali. Ma sarà solo attraverso l’analisi approfondita, con lo studio e l’interpretazione del tema di nascita da parte di persone esperte, che sarà possibile entrare in maniera più personale nell’esperienza astrologica ed indagare più in profondità.
Allora che senso hanno le previsioni astrologiche?
Chiaramente molto dipenderà dalle intenzioni di chi scrive, ma per quanto mi riguarda l’oroscopo è un artificio narrativo e, come scrive Patrice Guinard, “è un attrezzo di comprensione del vissuto: comparabile all’Yi King, tratteggia l’esperienza della coscienza.”. L’astrologia non è quindi banalizzabile nella pura prescrizione comportamentale per evitare “gli effetti nefasti dei transiti planetari”, ma è anzi, nella sua accezione più nobile, uno strumento di comprensione del vissuto che sviluppa consapevolezza e coraggio. Per certi versi rientra sicuramente tra gli auto-inganni umani, ma lo è alla stregua del cercare di cogliere una morale da una favola. Sublime gioco mercuriale tra l’astrologo/a che, conoscendo le regole degli astri, ne scrive e il lettore che, muovendosi nel mistero rintraccia parti di sé nel quadro descritto, può essere anche un invito all’approfondimento di questa arte iniziatica millenaria.
Una cosa va data per certa: nessun oroscopo, per quanto accurato, potrà mai parlare in maniera personale dato che sarà solo il Sole di nascita ad essere preso come punto di riferimento.
Irene Zanier
Ricercatrice spirituale attraverso lo strumento dell’astrologia, nasce sotto il segno dell’Ariete, con ascendente Cancro e la Luna in Vergine. Nonostante l’interesse per l’astrologia fosse già vivo durante l’adolescenza, Irene inizia la sua formazione dedicandosi a studi psicologici e scientifici all’Università di Trieste. Parallelamente agli studi accademici studia di comunicazione, interessandosi soprattutto alla figura di Milton Erickson e Paul Watzlawick. Scoperto Dane Rudhyar di cui letteralmente si innamora, Irene si avvicina a Arroyo, Liz Greene, Howard Sasportas, Nicholas Champion e, per l’Italia, i libri della Lisa Morpurgo. Nel 2008 entra nella mailing list ormai chiusa di Mary Olmeda “Convivio Astrologico”, nel 2010, avvicinandosi ai lavori di James Hillmann e di Richard Tarnas, oltre a quelli di Stanislav Grof, pubblica per la rivista di psicologia del profondo “Il Minotauro” un articolo di presentazione dell’astrologia dal punto di vista junghiano e psicologico. Dal 2012 al 2015 collabora e segue il metodo astrologico di Lidia Fassio e di Eridano School. Irene Zanier tiene conferenze nel nord Italia e in particolare al C.I.D.A. su temi astrologici. Dal 2016 sta approfondendo lo studio dell’astrologia vedica jyotish assieme all’astrologo inglese Michael Reed e ha iniziato un percorso di ricerca interiore con lo psicoterapeuta e sciamano Rodolfo Brun. Dal 2016 è Docente presso la Scuola di Astrologia Immaginale di Durga, sotto la direzione didattica di Claudio Marucchi, amico e ispiratore.