Buona sera, amici del Blog di Astrologia Immaginale, passo passo siamo giunti all’ultimo Novilunio dell’anno 2017: il 18 dicembre 2017, alle 7:31, Sole e Luna si incontreranno a 26° del Sagittario.
Poco distante, ecco il personaggio celeste che sta già occupando i nostri pensieri: Saturno, a 29° del Sagittario, agli ultimi scampoli del suo viaggio in questa porzione di Eclittica, in procinto di preparare i bagagli per rientrare nel suo Domicilio primario, il Capricorno, al 20 di questo mese.
In Sagittario incontriamo anche Mercurio, ancora in moto retrogrado fino al 23 del mese, a 15°, e Venere a 21°. Come vediamo in questo tema natale, troviamo lo Stellium affollato nella parte sinistra del grafico.
L’Ascendente del tema natale di Novilunio si trova anch’esso a 24° del Sagittario, Giove ne è il dispositore, nel suo transito in Scorpione, a 14°, forma una larga congiunzione a Marte, a 5°, ed entrambi formano un armonioso trigono a Nettuno, a 11° dei Pesci.
Marte è il dispositore del Fondo Cielo di questo tema che si trova a 19° dell’Ariete; in IV casa troviamo un ospite di rilievo: Urano, in moto retrogrado a 24° dell’Ariete, in armonioso aspetto di trigono alla congiunzione soli-lunare, a Venere e a Saturno.
L’Asse Mc/Fc dunque, tra Bilancia e Ariete, fa riecheggiare in noi le nostre antiche memorie genealogiche di relazione, siamo chiamati alla strutturazione di una nuova modalità espressiva nelle relazioni, in primis in quella con noi stessi.
La coppia per i nostri Antenati: sicurezza e sopravvivenza
La contemporanea quadratura di Chirone, a 24° dei Pesci con Sole, Luna, Venere, Saturno in Sagittario, ci porta ad alcune considerazioni sulle antiche memorie relazionali dei nostri Antenati. Le condizioni di vita e le priorità che essi vivevano nei loro contesti socio-economici erano molto diverse dalle nostre, non serve andare tanto in là negli anni, basta anche solo pensare a chi ha affrontato la seconda guerra, la necessità di sfuggire ai bombardamenti, mamme con bambini piccoli che, al suono della sirena, dovevano rifugiarsi attendendo la fine dell’allarme.
L’obiettivo della relazione era la necessità di trovare riparo e sicurezza per sopravvivere
Relazioni improntate sul senso di sacrificio, in situazioni di vita dove risultava impossibile comunicare le proprie idee, per paura di essere rifiutati quando non addirittura perseguitati. Il raggio di movimento era molto limitato per queste persone, solitamente la donna rimaneva a casa con i bambini mentre il marito, nella migliore delle ipotesi, lavorava per consentire alla famiglia la possibilità di sopravvivere, di trovare del cibo, anche se poco.
L’obiettivo di una relazione a quei tempi sicuramente non era la comunicazione condivisa, lo scambio paritetico, ma era il tentativo di raggiungere una benché minima forma di sicurezza e di sopravvivenza, cosa sicuramente più agevole in due che da soli.
La vita spirituale era sacrificata per forza di cose ad una necessità di provvedere a bisogni più fisici, la sfiducia nelle proprie risorse portava solo ed esclusivamente a pregare un Dio ritenuto distante e superiore, chiedendo semplicemente di superare la giornata.
In situazioni finanziarie difficili, emergeva a volte la necessità di affidare i bambini a qualche parente, se non in un provvisorio istituto, i bambini allora si ritrovavano da soli in un ambiente estraneo, i genitori si sentivano isolati, senza aiuti e colpevoli nel non sentirsi in grado di assolvere alle funzioni genitoriali. Nella relazione quindi l’obiettivo non erano le persone, ma la necessità di cercare un nido sicuro ove scaldarsi e mangiare.
Urano: la chiave per sentirsi liberi anche in due
La concentrazione di pianeti nel segno del Sagittario tra le case XII e I e la sferzata di energia conferita dal trigono di Urano, ci porta in questo Novilunio a ri-considerare una nuova modalità di auto-espressione. Una rinnovata grinta, fiducia in noi stessi e nelle nostre risorse, ci porta senza dubbio ad una nuova libertà di Essere, che prevede l’intessere di nuove relazioni sulla base di valori diversi rispetto al passato. Ora siamo in grado di scegliere di relazionarci partendo da una consapevolezza di noi stessi e di ciò che desideriamo nel profondo del cuore: oggi possiamo scegliere.
Il Sole, dispositore dell’VIII casa e Urano, dispositore della II, sono in trigono e possiamo scegliere consapevolmente di liberarci di quanto frena la nostra evoluzione: il sistema di valori e di sicurezze è completamente cambiato e la relazione affettiva non è più un rifugio anti-solitudine, né una panacea contro le paure economiche, come ci indicano Venere, dispositrice di Medio Cielo e Urano, dispositore di II casa in trigono.
Questa energia ci porta ad un rinnovato desiderio di libertà interiore che non preclude assolutamente l’avvio di relazioni, basate però su una creativa e fluida condivisione di ideali, sulla volontà di stare assieme perché è un desiderio autentico e non forzato dalle circostanze.
Relazionarsi in modo equilibrato significa anche mantenere una sana umiltà, uscendo dal sentirsi spiritualmente superiori a qualcuno, andando incontro ad un nuovo dis-equilibrio
C’è il desiderio di creare relazioni, affettive o amicali, che diano armonia, serenità, pace, in cui crescere assieme attraverso un dialogo di condivisione in cui si possa Essere sé stessi, autentici, senza paure di giudizio o rifiuto, nell’ottica che la relazione diventi un mezzo per l’espansione e l’arricchimento della nostra interiorità.
Le relazioni della Nuova Era sono relazioni formate da persone che, singolarmente, già sono nella direzione di una buona centratura interiore, fatta di un desiderio di comunione con l’altro ma anche di auto-espressione libera. Dico “nella direzione” perché, a mio avviso, tutti siamo semplicemente incamminati verso un obiettivo di ben-Essere, e relazionarsi in modo equilibrato, significa anche mantenere una sorta di sana umiltà, uscendo dal sentirsi spiritualmente superiori a qualcuno, cosa che porta inevitabilmente ad un nuovo dis-equilibrio.
Ed è anche nelle nuove relazioni che ognuno può sviluppare maggiormente la propria vocazione di vita, gli ultimi gradi del Sagittario sono un settore molto energizzato, conosciuto come Centro Galattico, definito come “il Sole del nostro Sole“, un buco nero massiccio, fonte della maggior parte dell’energia gravitazionale presente nella nostra Galassia.
Questo Novilunio può quindi portare anche ad un risveglio di questioni interiori di natura spirituale o filosofica, un desiderio impetuoso di scoperta, di portare ulteriore Luce sullo scopo del nostro viaggio.
Vi auguro la determinazione ad esplorare la vostra interiorità alla scoperta di nuovi tesori, ricchezze da portare nel mondo e condividere con gli altri, ognuno nella sua originalità, un abbraccio!
Rossana