La Luna Nuova di questo mese si attiva nel segno dei Pesci, a 15°47′, il 6 marzo 2019 alle 17:05.

Si tratta di un Cielo di gran movimento infatti, proprio la sera precedente del 5 marzo alle 19:20 Mercurio ha iniziato la sua passeggiata retrograda a 29° dei Pesci. Alle 7:36 della mattina del 6 marzo, Urano rientra stabilmente in Toro, ti condivido il link all’articolo che scrissi l’anno scorso quando timidamente il pianeta fece capolino in Toro per poi rientrare in Ariete. Chirone è entrato in Ariete il 18 febbraio aprendo un nuovo ciclo di consapevolezza personale, una fase di rinascita e rinnovata energia che volge alla costruzione di una nuova vita. Sole e Luna si fondono col loro pianeta dispositore, Nettuno, nella VII casa del grafico di Luna Nuova e formano un costruttivo sestile con Saturno in Capricorno ed una quadratura con Giove in Sagittario. L’Ascendente del Cielo di Luna Nuova cade in Vergine, richiamando le melodie dell’ultimo Plenilunio in Vergine, Mercurio ne è il creativo dispositore, introspettivo più che mai, sulla cuspide della casa VIII in Pesci.

L’accordo tra mente e cuore: la linfa dell’intuizione

Questo è un momento fertilissimo per sintonizzarsi sulla frequenza intuitiva ed allenarsi a dare a questa energia tutta l’attenzione possibile, anche annotando mercurialmente le nostre emozioni in un diario segreto, riservato confidente della potenza interiore delle nostre emozioni. Qualcuno di noi potrebbe finalmente aprire il suo cuore all’Amore e meravigliarsi di sé stesso nel provare qualcosa di bello e di profondamente diverso da altre occasioni di relazioni passate.

“Sarà vero? Durerà? Meglio non fidarsi completamente ed osservare?”

Quante paure, quante emozioni, Urano è appena entrato nel territorio venusiano del Toro, mentre dall’altra parte Venere in Aquario è in mutua ricezione con Urano stesso (la mutua ricezione avviene quando un pianeta si trova nel segno governato dall’altro e viceversa, come quando puoi scambiare la casa con un amico) e allo stesso tempo forma con Urano un aspetto di quadratura, come pure una larga quadratura con Marte, anch’esso sistemato in Toro.

Da un lato quindi troviamo il sognante Novilunio in Pesci che ci suggerisce di affidarci all’onda nettuniana delle emozioni del cuore, dall’altro temiamo di non poterci fidare completamente perché memori di esperienze relazionali del passato che hanno lasciato il segno. Dall’altro versante ancora il desiderio di libertà ed autenticità cozza con l’impegno di una relazione e si teme di dover rinunciare, di dover sacrificare troppo di sé nel nome di un Noi e ci sentiamo elettrizzati ma come se camminassimo sui carboni ardenti.

Vedersi poco: le relazioni degli Antenati emigrati

Spesso i nostri Antenati emigrati erano costretti a restare separati dalle proprie famiglie e a vedersi solo in piccoli momenti, per poco tempo, per poi separarsi nuovamente. L’attesa di quei pochi momenti di amore e di intimità si nutriva di eccitazione e di grandi aspettative, nella mia genealogia paterna mio nonnino navigava e tornava da mia nonna ogni fine viaggio, fino al viaggio successivo. Si trattava di amori vissuti nella necessaria discontinuità ma anche contando i giorni che separavano il momento di rivedersi; da qui molti di noi portano questa memoria genealogica e lo schema si ripete ai giorni nostri quando incontriamo qualcuno che ci fa battere il cuore ma con cui non possiamo costruire nulla di stabile.

Spesso ci lamentiamo sul fatto che l’altro non è libero o non lo è totalmente, oppure che sia una persona che viaggia, un amore a distanza o che non abbia mai tempo per noi perché impegnato con la gestione di figli avuti da un’unione precedente. Quando ci si vede scatta l’adrenalina, e poi ci si separa di nuovo, rimanendo smarriti ed interrogandosi sull’esistenza stessa della relazione che si nutre più di assenza che di concretezze e costruzione.

Ci sfugge il nostro contributo genealogico, avendo bisogno di rivivere un modello uraniano di relazione che ci dona appartenenza al Sistema

La metamorfosi della relazione: ti dono il mio cuore

Quante volte ci siamo chiesti quali sono le caratteristiche che desidereremmo trovare in una persona, cercando anche maldestramente di rispondere alla domanda

Cosa voglio in una relazione?

E allora tanti i metodi di riflessione, dagli elenchi dei desideri al confronto chiarificatore con gli amici che, secondo noi, ben conoscendoci avrebbero meglio di noi risposto ad un’altra domanda

Quale persona vedresti come giusta per me?

Eppure se da un lato si cerca qualcuno che ci somigli, dall’altro sentiamo anche il bisogno di scoprire qualcosa di nuovo su di noi attraverso l’altro ed ecco manifestarsi un sottofondo di dubbio e sfiducia, aleggiare un senso di idealizzazione surreale, per cui nessuna persona potrebbe soddisfare entrambi questi poli così divergenti. Questo perché il principio, la base di partenza è la ricerca, agognando di trovare nell’altro delle caratteristiche che vogliamo senza però curarci da dove arriva questo desiderio. Forse che siamo davanti a un negozio di giocattoli? Chiediamo spesso all’Universo di mandarci qualcuno proprio come noi lo vogliamo, quasi come sfogliassimo un book fotografico in un’agenzia di cuori solitari.

E se cambiassimo prospettiva? Se la domanda fosse

Cosa voglio/posso offrire in una relazione?

Rimarremmo un po’ sbalorditi e dubbiosi nel rispondere, a volte semplicemente perché non abbiamo abbastanza stima del nostro valore personale da sentire di poter offrire qualcosa e ci sentiamo semplicemente bisognosi rispetto a quello che potremmo ricevere. Un sostanziale cambiamento di prospettiva avviene quando impariamo a non avere aspettative e a gioire di quello che possiamo donare, senza fare i calcoli su chi ha donato di più.

La relazione di nuova Era: due Alberi Genealogici a confronto

La consapevolezza che incontrando l’altro incontriamo anche tutti i suoi Antenati ed il suo vissuto ancestrale delle passate incarnazioni,  può aiutarci nella comprensione che le dinamiche che sorgono all’interno della relazione vanno soppesate in una maniera molto più ampliata. Nessuno è vittima di nessuno, ognuno vive le relazioni di cui la sua interiorità ha necessità per un’evoluzione che, se supportata dall’amore, avviene più intensamente.

Poniamoci in ascolto interiore attraverso l’energia introspettiva e consapevole di Mercurio retrogrado in Pesci e casa VIII, per sentire quali corde interiori vengono profondamente toccate dall’altro e di quale musica si tratta

È una dolce melodia quella che sentiamo o permettiamo che sia un violento strimpellare? Come ci comportiamo noi? Abbiamo la delicatezza necessaria o la pretendiamo solamente? Offriamo il nostro cuore o fingiamo di farlo nutrendoci solo di illusioni e aspettative per non restare soli?

È più facile a volte indossare i panni della vittima di chi non riceve abbastanza tempo, attenzione ecc. ma noi in che modo stiamo co-creando questo tipo di relazione e soprattutto a cosa ci serve rimanere vittime dell’altro?

Si tratta di un illusorio gioco di apparenze, cari Amici, eppure in queste commedie a volte si recita un ruolo che rimane invariato negli anni, pur cambiando apparentemente gli attori. Cerchiamo allora di comprendere che, se davvero vogliamo una relazione vera e costruttiva bisogna uscire da tutte le aspettative su come dovrebbe essere e su cosa il nostro chiacchiericcio mentale ci propone. Possiamo scendere nel cuore approfittando di questa nettuniana energia, osservando anche noi stessi in una chiave rinnovata, onnicomprensiva di tutto, proprio come si dice nelle Costellazioni familiari, per stare con tutto di noi e dell’altro.

Saturno si avvicina a Plutone: costruiamo insieme?

Saturno si sta avvicinando a Plutone anche se durante l’anno, per effetto del moto retrogrado, tornerà indietro per raggiungerlo nuovamente a gennaio 2020. Costruzione trasformata, consapevole quindi, questo Novilunio forma un aspetto di sestile con Saturno. Ci vuole costanza, perseveranza ed una chiara conoscenza dei propri limiti di esseri umani, nessuno è perfetto e la persona perfetta non esiste, però esiste la persona compatibile con noi.

Le relazioni che nascono in questo momento possono coniugare romanticismo, costruzione, maturità e capacità di scendere in profondità insieme per tracciare un percorso approfondito di crescita personale all’interno della coppia. Non relazioni dipendenti, si parte da un lavoro interiore che negli ultimi anni ci ha condotto all’interno delle nostre cantine interiori ed ora possiamo metter mano ad un futuro rinnovato, insaporito dalla consapevolezza soprattutto sul nostro valore personale, sulla nostra preziosità. E se riconosciamo la nostra preziosità allora siamo in grado di vedere anche quella dell’altro perché nulla possiamo cogliere negli altri se non appartiene anche a noi, e dall’altro lato non abbiamo più bisogno di chi, maltrattandoci o abbandonandoci, ci ha rispedito direttamente a noi stessi come un severo Maestro.

Ora è un momento di apertura del cuore, al mondo dei sentimenti anche se ci sembra di avere un cuore un po’ impolverato dal tempo e dalle sofferenze del passato. Io auguro a tutti noi di saper restituire vita e brillantezza al nostro cuore, godendo di ciò che tutti meritiamo per diritto di nascita e che tutti cerchiamo, l’Amore dal sogno alla realtà.

Un abbraccio

Ross

Rossana Strika

Rossana Strika

Mi chiamo Rossana Strika, sono un'astrologa di Trieste, con tanto Amore e Passione mi occupo di Astrogenealogia, accompagnando le persone alla scoperta delle "notizie familiari" che il tema Natale ci svela. Per gli appassionati dei numeri, ho 53 anni, 2 meravigliosi figli e un altrettanto meraviglioso cagnolino, il mio assistente Jack.

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