La Luna Nuova di questo mese si svolgerà nel segno del Cancro il 13 luglio 2018 alle 4:49, Sole e Luna si fonderanno a 20° di questo segno così legato alle memorie degli Antenati, assistiamo anche ad un’eclisse parziale di Sole, mentre la Luna dal canto suo la fa da padrona, in qualità di dispositrice dell’Ascendente Cancro (vedi grafico).
Anche ora, come nel precedente Plenilunio in Capricorno, l’Asse di relazione interessa i segni Cancro/Capricorno, sul fronte opposto troviamo infatti Plutone a 20° (in moto retrogrado) e Lilith a 27° del Capricorno. Interessanti configurazioni sono rappresentate dai due Grandi Trigoni di Terra (Venere-Urano-Saturno) ed Acqua (Sole/Luna-Giove-Nettuno), e l’aspetto di Quinconce (150°) tra Mercurio e Nettuno, Pianeti dispositori dell’Asse Fondo Cielo/Medio Cielo, interessando i segni Leone e Pesci.
Il “Voi” in casa: genitori e figli ai tempi dei nostri Antenati
Come vivevano i figli in casa? I nostri Antenati basavano la genitorialità su uno schema educativo molto diverso dal nostro, spesso un non-schema, nel senso che l’obiettivo era far sopravvivere tutti i figli dando regole in base alle esigenze materiali del momento contingente, spesso in nuclei numerosi, dove ogni figlio era una bocca da sfamare più che un’anima da educare. Cosa significava dare del Voi ad un genitore? Significava onorare, rispettare e seguire senza altra scelta le orme dei genitori, privandosi della potenzialità di esprimere sé stessi nella propria autenticità.
Per rendersi visibili e amabili per i genitori, i figli dei nostri Antenati sacrificavano la propria natura
L’ aspettativa nei confronti delle figlie femmine era quella di dare una mano alla mamma in casa, badando a fratelli più piccoli, per quel che riguardava i figli maschi l’unica scelta era seguire le orme lavorative del padre e guadagnare per provvedere alla famiglia. Credo che al tempo ciò che mancasse era un’adeguata consapevolezza di sé, nessuno osava mettersi alla prova in qualcos’altro perché spesso c’era una gran confusione su un’eventuale direzione da prendere, determinata dal fatto di non aver esplorato territori diversi da quelli familiari.
Infatti, ci si conosce solo testando sé stessi, ma spesso ciò non era possibile a causa della necessità di rinunciare inconsciamente alla propria identità personale in favore di un sacrificio per la famiglia. In alcuni casi, in presenza di un talento speciale, i figli dovevano lottare moltissimo contro un muro di credenze, pregiudizi, convinzioni e rigidità per affermare i propri valori ed uscire dalla filosofia educativa dei genitori, o per affermare un’identità sessuale diversa.
A tal riguardo, mi sembra molto parlante la realtà esposta nel meraviglioso film Billy Elliot, di cui condivido un piccolo assaggio, si tratta di una storia vera e, come tale, a mia visione, più significativa.
D’altronde, rendersi indispensabili per i propri genitori, sostituirsi alle loro incombenze e caricarsi le loro responsabilità era parte integrante della vita e garantiva ai figli l’uscita dall’anonimato affettivo, dall’invisibilità determinata dall’essere uno fra i tanti fratelli, contribuendo a creare nel nostro bagaglio di convinzioni un legame tra Amore e Responsabilità, espresso interiormente ed inconsciamente con frasi di questo genere: “Se mi rendo indispensabile, sarò amato”, “L’Amore è una merce di scambio”, “Per essere amato devo sacrificarmi”, “Per essere visibile devo caricarmi di pesi”, e molte altre che possono condizionare ancor oggi in modo imperante il nostro mondo di relazione.
La relazione ai giorni attuali: è ora di s-mascherarsi
La relazione in generale, ivi comprendendo ogni forma di relazione, anche quella con gli animali domestici, contribuisce a risvegliare profondi irrisolti con le figure di accudimento primordiale, in maniera ancora più incisiva ed inconscia se i genitori sono trapassati quando il figlio è in età infantile o adolescenziale.
Senza arrivare ad estremismi così forti, qualsiasi evento che non è stato elaborato completamente, si ripresenta nelle relazioni allo scopo di riportare a galla l’emozione di quel momento e poterla indagare e risolvere. Sono sentimenti spesso scomodi di gelosia, possessività, ambivalenza odio/amore, colpa, frustrazione, abbandono, che originano in un lontano passato che spesso non ci appartiene direttamente, ma è codificato nel nostro Dna.
Sono memorie sistemiche, presenti nell’Inconscio Collettivo che si trasferiscono trans-generazionalmente attraverso una vibrazione simile, attraversando le leggi dello spazio/tempo. Molti aspetti nel nostro tema natale, guardandolo attraverso la lente dell’Astrogenealogia, sono espressione di memorie irrisolte, e noi ne ricalchiamo le esperienze per trarne l’insegnamento che i nostri Antenati non avevano colto, e che quindi non abbiamo potuto ereditare.
Questa Luna Nuova col Sole parzialmente eclissato, ci può portare al passato, a quelle memorie ancestrali in cui abbiamo avuto paura di non sopravvivere, in cui nascendo in un determinato ambiente abbiamo sentito rifiuto e ci siamo congelati in uno stato di dolore, il dolore di non essere accettati per quello che eravamo, cosa che ci ha portato a sentirci inferiori e non meritevoli di Amore.
Gran parte dei dolori nelle famiglie, infatti, derivano proprio dalla mancanza di accettazione reciproca e questo è un tallone d’Achille comune, perché tutti portiamo delle memorie di questo tipo, relative ai propri Predecessori. E quando amiamo qualcuno, persona o animale, temiamo la perdita di colui/colei che per noi è fonte di nutrimento emotivo oppure, viviamo il distacco con gran difficoltà perché quella relazione ci consentiva di mantenere in piedi antichi schemi: senza quella relazione siamo perduti perché sappiamo che, necessariamente, dobbiamo affrontare un grosso cambiamento e ne abbiamo un terrore incredibile.
Lasciarsi andare al flusso perfetto della Creazione: la Rinascita
Lasciarsi andare è un’espressione forte ed un’esperienza che spesso temiamo. Pre-suppone, nella relazione, una fiducia totale nell’altra persona e nella propria sostenibilità interiore in caso la relazione, quando finisse il suo scopo nella nostra vita, si chiuda. Infatti, dal punto di vista delle nostre ferite, finché non mi abbandono del tutto non rischio di essere abbandonato; la fiducia è importante ma si costruisce nel tempo e molte volte, se qualcuno la tradisce, non solo non siamo più in grado di donare una seconda occasione a quella persona ma neanche ad altre persone, ci chiudiamo in una fortezza interiore per non essere raggiunti.
Il nostro cuore si solidifica e, se da un lato soffriamo la solitudine, dall’altro ci sembra impossibile potersi fidare ancora; ipercompensiamo questa mancanza con un’aura di autosufficienza emotiva e di efficienza pratica, per cui nessuno (e nemmeno noi a volte), può s-coprire la nostra vulnerabilità nascosta, frutto dell’esperienza del passato.
In questo momento di Luna Nuova in Cancro con Sole eclissato parzialmente, forti anche del ritorno in moto diretto di Giove in Scorpione, e del trigono di Nettuno in Pesci, è possibile vedere con maggior chiarezza, amplificate, le nostre paure ma anche prenderne consapevolezza e sviluppare la capacità di affrontarle a viso aperto, senza rimuoverle; è come se Giove vi ponesse sopra una lente di ingrandimento perché solo ciò che si vede bene può essere poi affrontato da una prospettiva diversa e dissolto.
Il cor-aggio: l’azione deliberata del Cuore
Qualcuno a volte mi ha detto che sentiva in me una forte dose di coraggio e di autodeterminazione. E’ vero, ma tutti abbiamo paura di qualcosa, il coraggio è una questione di scelta e di allenamento, secondo la mia visione. Il coraggio è basato su un’azione deliberata del cuore, in direzione di un obiettivo importante per il cuore stesso, la molla che ci traghetta e ci spinge al superamento delle paure, dalla più piccola alla più grande, è inizialmente un obiettivo importante.
Possiamo trarre vicendevole supporto da chi ha affrontato prima un’esperienza simile alla nostra
Spesso lo si dice anche a parole: “Lo faccio per mio figlio” o “Lo faccio perché sono costretto”.
Per manifestare coraggio attraiamo nelle nostre vite qualcuno o qualcosa che ci mette nell’improrogabile condizione di dover superare il ponte di quella paura e andare oltre. Guardando all’indietro, per una, due, tre volte saremo forti sempre un po’ di più, per il coraggio accumulato nelle volte passate. Allora comprendiamo che, se ce l’abbiamo fatta prima, possiamo farcela anche ora, spesso qualcuno è per noi fonte di ispirazione, qualcuno che quel salto l’ha fatto prima di noi e che può darci una mano a farlo.
Una delle più grandi paure che abbiamo è quella della solitudine, nasciamo e moriamo da soli e molte volte la solitudine ci riporta al momento della nascita, al distacco dal materno attraverso il taglio del collegamento costituito dal cordone ombelicale; nella solitudine dell’apparente separazione ci sentiamo persi, lontani e timorosi per la nostra sopravvivenza, soprattutto se veniamo staccati dalla mamma subito, come avviene regolarmente.
Da un lato, specie nella prima parte della nostra vita, frequentiamo persone senza filtri di selezione, abbiamo bisogno di confrontarci con tantissimi mondi e ci accontentiamo di frequentare qualcuno anche per non stare da soli ma, procedendo sul sentiero di crescita e maturazione, la vita ci porta alla necessità di imparare a riconoscere noi stessi, le nostre esigenze, la nostra autenticità e questo passa anche attraverso periodi in cui alcune relazioni si chiudono per lasciar spazio ad altro; i tempi di chiusura del vecchio e riapertura del nuovo non sono perfettamente coincidenti perché in quel momento di libero interregno bisogna ripulirsi da quel noi e tornare ad un io più autentico, che attrarrà persone allineate alle nuove frequenze.
Il cor-aggio è questione di allenamento
Questo momento di Luna Nuova può essere un’occasione per rivisitare le proprie paure e ri-parto-rirsi interiormente, in ogni momento è possibile decidere di voler rinascere, di affrontare le nostre paure, dalla più piccola alla più grande, anche se, secondo me, paura è paura, non è misurabile, ciò che per una persona è una paura grande per un’altra non lo è, è soggettivo.
L’augurio che faccio a tutti noi in questo momento è di imparare a crescere in esperienza anche allenandosi a superare delle piccole paure di tutti i giorni, spesso relative a situazioni pratiche che dobbiamo affrontare da soli, per arrivare a guardare dentro di noi, forti della nostra capacità di scendere in profondità, far luce, risolvere e dissolvere anche le nostre paure più nascoste che, indisturbate, limitano la nostra gioia.
Buon Novilunio di allenamento al cor-aggio, con gli Antenati dietro a noi a sostenerci!
Un abbraccio
Rossana